Thursday, February 19, 2009

Planando, sopra boschi di braccia tese



Schiumano nero dalla prima all'ultima, per venticinque minuti, fino a farti esplodere le gengive. Ancora sporcizia hardcore cresciuta coi poster degli Entombed in camera, ancora sludge trafitto da una carica grezza e immediata come solamente i Black Flag. Esistono gruppi che possiedono il dono del breakdown e di una certa epica che gli è connaturata; non è questione di tecnica o di suono, anzi, Omens è perfetto a sentirlo così, otturato e monco e scolpito a mani nude nella ruggine. Roba che te la immagini per com'è, rumore che esce con la sola forza degli ampli, poche luci, schiene sudate, lo scotch nero attorno alla tracolla e una foresta di braccia tese ad attenderti sotto il palco.

Black Ships- Omens (New Romance For The Kids)
www.myspace.com/blackships

Wednesday, February 18, 2009

Il Fottuto Feudo di Lana & Pile



Non prendevo l'influenza quella seria da anni. Dalle barricate del mio fottuto feudo di coperte di Pile e babbucce ho pensato bene di rifarmi con i film in odore di oscar che non avrei mai avuto il tempo o la pazienza di vedere. Benjamin Button, The Wrestler, Space Chimps, Frost/Nixon, Quinto potere ieri sera su la7 preceduto da un super dibattito con Carlo Freccero e quell'indisponente di Giorgio Gori.
Ho letto molte riviste, articoli spaziali che mi ero ripromesso di approfondire,
ho sentito un sacco di dischi nuovi, Cattle Decapitation, Dan Auerbach, Dan Deacon, Bhava, Khanate, Uoki Tochi, And You will know us by the trail of dead, i Marked Men.
Ho sentito Ilvo Diamanti alla radio che riapercorre tutte le vicende del '92 di tangentopoli e un intervista a Gipi. Adesso prima di cominciare con i dvd sulla seconda guerra mondiale vorrei anche uscire di casa. Aiuto

Monday, February 16, 2009

Occasionissima Km, Zero


Adesso, dopo la svolta di Obama, la parola d'ordine è Consumare meno. La riduzione dei consumi che si profila non è però una scelta consapevole ma una decisione che appare forzata dalla glugluglu congiuntura economica.
Se tutti di botto impauriti decidiamo di non comperare più automobili o di non andare più in vacanza il sistema riuscirà a sopportare questo strappo? Bah speriamo che lo strappo sia strapponissimo ora che mi serve una vera auto.

Tuesday, February 10, 2009

Ciocco-Cioccolatoso

"Gli Zu preferisco andare a vedermeli dal vivo che ascoltarmeli su disco", si diceva. Bene sappiate che le cose ora sono cambiate radicalmente. Carboniferous è un disco di cioccolato fondente, nero ed aspro eppure in grado di arrotondarsi attorno alla lingua ed in cima al palato. Una costruzione di tubi scuri rivestita da un coltre di carbone lucido, che riesce a risultare però sorprendentemente groovy e percussiva.
Il disco rock degli Zu che abbandonano i gomitoli sparpagliati del free jazz, in favore dei vuoti d'aria e dei rimbalzi imprevedibili di certo noise rock metallico (Meshuggah e Fantomas su tutti) con l'immenso King Buzzo su Chtonian e Patton a fare il compitino in Soulympics e Orc.

Ma più di tutto è il suono ad impressionare, teso e stirato fino al limite ed allo stesso tempo morbido e fluido con dei bassi di cotone nero a carezzare i timpani. E' il controllo totale, la pulsazione primitiva che strattona i pistoni dentro il cofano della macchina infernale, una materia granulare che i 4 Zu (Giulio Favero vogliamo darlo come quarto membro effettivo?) mostrano di poter portare in territori ancora più ambiziosi. Un diamante nero uscito dalle miniere di carbone.

myspace Zu

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Monday, February 09, 2009

laQ



Ho staccato l'alimentazione al portatile.
Adesso si spengerà da se, senza soffrire.
E io me ne andrò a correre libero nei campi
ghiacciati della zona industriale.

La Quiete - La Fine non è la Fine

Saturday, February 07, 2009

ehe