Thursday, January 31, 2008

Gionni Moretti sucami la minchia

Mi chiamano all'ultimo momento perchè al giornale c'è fibrillazione per un pacco bomba giunto in mattinata ad una delle rotative (No, non siamo negli anni 70 è tutto vero sisi). Dalle poche informazioni che riesco a ottenere si tratta di una conferenza stampa con i Non Vedenti che organizzano una degustazione totalmente al buio.
Cazzo si cazzo sii, questo significa che c'è anche da mangiare e poi conservo ancora un ricordo splendido di tutto il lavoro fatto qualche mese fa per il numero speciale dedicato ai Non vedenti.
Ho i minuti contati, sono senza macchina e ho passato troppo tempo in metropoli grosse per aver la pazienza di aspettare i mezzi arancioni ogni 15 minuti.
Scendo le scale e il bolide è ancora li, impolverato pieno di olio e verde come quella di quel fesso di Nanni Moretti.
Quanto mi sei mancata penso, e comincio a far leva con tutto il peso sul pedale dell'accensione, proprio come uno che monta a cavallo utilizzando le staffe.
Dopo due minuti finalmente si accende, inforco l'occhiale fumè-compagni di lunghe battaglie-e mi avvio verso la conferenza stampa, per strade secondarie, senza bollo, senza assicurazione, senza (credo) revisione, senza guanti, come un appezzi ex pugile che ha finito l'eroina in fuga dai creditori del quartiere
Tutto bene fin quando incrocio un paio di volanti e un po' mi faccio qualche scrupolo, ma poi penso al governo caduto, alla monnezza, ai 270 miliardi di evasione fiscale a Toto Cuffaro con le paste in mano /'jatevenne affanculo chessarà mai un ragazzo che cerca di fare il suo lavoro e allora mi metto anche a ridere e tiro un bestemmione constatativo. La conferenza è un pacco. I ciechi non ci sono, è solo una cordata di aziende che per promuoversi hanno pensato di bene di fare la fighettata al buio. Son qui per far pubblicità mi dico, ma intanto sono già con una fetta di lucanica tra i denti e il tizio che mi versa un bicchiere del mio bianco preferito. Parlo con tutti, di tutto e di niente, sono il campione mondiale e questa mattina sono in formissima, il tizio me la spiega in lungo e in largo e io intanto mi ripasso le tabelline, le coniugazioni e ogni tanto infilo una delle 3 T a scelta: Tutela, Territorio, Turismo.
Finisce in un' apoteosi di formaggi e Pinot Nero e con il rituale scambio dei biglietti da visita. Uno dei tre imprenditori mi dice di non averne con sè ma in cambio mi porge una salamella che profuma di Rinascimento e di Casa De'Medici. "Questa come biglietto da visita dovrebbe essere sufficiente" mi dice con aria soddisfatta. Cosi ce ne andiamo via trionfanti, io la vespa e la salamella verso il sole che tramonta contro i cactus e i canyon e i cavalcavia della tangenziale.

Wednesday, January 30, 2008

Motocicletta 10 Hp tutta cromata bla bla

Oh ma l'altro giorno non era la giornata della Memoria? Beh persino mia madre si è rotta le palle di vedere Moni Ovadia alla tele che ce la racconta per l'ennesima volta, cioè/ mi è sembrato un segnale chiaro dell'esigenza di un glu glu glu vento di rinnovamento per trasmettere con più forza il messaggio "Non ha da succedere mai piu".
Per questo ci sono i Monotonix, da Tel Aviv, (si fratello, israeliani r'n'r con il baffo a manubrio) che puzzano di Black Sabbath, di motociclette sfasciate e di giubbotti neri in pelle di palestinese dai però anche te non si può mai sdrammatizzare))
Niente di nuovo, fantasia zero, ma una gayna fosforescente quando si tratta di fare tremare le assi del palco. Qua c'è un Mp3 inutile ma qua c'è il video di un live al SXWS dove prima di cominciare il concerto il batterista da fuoco a tutti i piatti della batteria. Che bello.

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Tuesday, January 29, 2008

Less is More Mess is Lore



Come dici? Il dibattito televisivo all'italiana non ti inchioda più alla poltrona come una volta e sei stufo/a del giornalismo urlato e gradasso pieno di retorica, pieno di gente sudata che brandisce la fiaccola della verità e le risate finte di Striscia la Notizia finsce sempre che ti fanno ricordare quel tuo collega che raccontava le barzellette ma nessu
Non c'è problema. Ti spiega tutto Giorgio dell'Arti che fa il giornalista da un sacco di tempo, è stato il primo direttore de Il Venerdi, scrive un po' ovunque e fa con le notizie e le informazioni quello che uno scultore esperto e dedicato fa con la roccia grezza: riduce all'osso, taglia i convenevoli e ti conduce dritto dritto al cratere della notizia.
Il resto poi te lo vedi da te.
il Primo Libro delle Profezie funziona più o meno così:
"Dati alla mano, il paese si muove a velocità diverse. Solo sull'evasione Nord e Sud trovano l'unità. Un italiano su sei è ricco. Ma non lo dichiara".
Ecco fatto. Fine della Storia

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Saturday, January 26, 2008



01. Beach Boys - With me tonight
02. Marvin - Titre
03. Rye Coalition - Too Much
04. Primus - It's just a matter of Opinion
05. The Moldy Peaches - Downloading Porn with Davo
06. Jay Reatard - My Shadow
07. Betty Davis - Anti-Love Song
08. Mahjongg - Rice Rise
09. Geronimo - Headdress
10. Oceansize - I am the Morning

per scaricare schiaccia tutte queste parole blu

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Thursday, January 24, 2008

Forza Roman O)))

Wednesday, January 23, 2008

Gionni Blastbeat / Tuoni eyes in my Head



Come giocare a briscola a velocità raddoppiata con un mostro verde con venti occhi in testa e delle penne stilografiche al posto dei denti. Giù l'asso di bastoni su il carico a denari, più veloce ragazzo, più veloce/più feroce ragazzo più feroce.
Rotten Sound, Finlandia, gente senza mezzi termini, una roba a metà tra Nasum e Meshuggah, nessun lirismo, nessuna divagazione fantasy, niente elfi niente emotività da Bayside School . Concreti e veloci e spazzaspazzaspazzatutto come la MuOorte. Il soggetto ideale per il mio dottorato in velocità smodata condotto sotto l'egida e l'alto patrocinio del Professor Sfinterius.
Ci si vede al minuto e venti di Decimate per tagliuzzarci tutti assieme con i cocci della Nastro Azzurro-
Rotten Sound - Decimate

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Thursday, January 17, 2008

TeenAnger

Ragazzi, pronti con i fazzoletti di carta; a mia sorella sono spuntate delle tette gastro-Fegiz Uber-gigantesche. Cioè/nel mentre che mi trovavo lontano a farmi prendere a schiaffoni dalla vita e dalla Strada
le sono cresciute due bomboniere della prima comunione che più che alla generosità delle pin up la fanno assomigliare a quella di mia nonna / Stop madre natura! stop! prima che sia troppo tardi e che ci serva un busto co-contenitivo.
Ma attenzione che non è finita qui porcaccia la ButifArra, Baola Mox aka Ba-ba-ba Ola / aka Barak O'Bàola ()non me lo potevo credere -sia cento volte maledetto il web 2.0- ha persino pensato di aprirsi una bella pagina myspace sulla quale caricare delle foto che dire banali e post-tutto sarebbe riduttivo
Myspace di Bàola
feel free di aggiungerla ai tuoi preferiti, a quella puttana

Uh sto cercando con un certo prurito qualcosa di spiazzante da leggere. Qualche idea?
Niente piccolo principe accalappia-tipe, già dato. Diciamo che l'importante è che ci siano dei personaggi appezzi.

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Tuesday, January 15, 2008

Canistracci Gionni Srl.


Stamattina mi capita sotto il naso il bollettino economico di un prestigioso quotidiano internazionale, quasi mi va di traverso la fetta biscottata quando mi tocca constatare che le azioni Toro Meccanico Spa sono date in ascesa vorticosa mentre le Canistracci Gionni si matengono in flessione negativa. Chiamo seduta stante il ragioner Mox giù alla ragioneria Mox ma al telefono mi mettono in attesa, questi stronzi nemmeno si sono ricordati di cambiare la musichetta di natale. Chiamo immediatamente la segreteria ma anche lì sembrano essere tutti alla macchinetta a mangiarsi le noccioline. Mi mettono ancora in attesa. A me. In attesa. Questa volta come musichetta parte Crash Boom Bang dei Roxette, ma sembra come registrata da un citofono. Adesso sono in piedi e la vestaglia allacciata mi mette in evidenza quel filo di panza, chiamo l'ufficio entrate, chiamo la divisione Cargo, il desk per il mercato sud orientale , chiamo l'ufficio stampa, chiamo il mio assistente Joao Roberto Moques, chiamo la tata, il giardiniere, il maledetto custode del campo da tennis, finisco per chiamare Scherzi a Parte per vedere se c'è dietro la babbata ma niente, non mi risponde nessuno.
Poi per fortuna squilla il telefono e quella risata assurda et femminile la riconosco immediatamente cosicchè finisce che mi tranquillizzo e mi avvio verso il giardino a dare l'acqua alle mie ortensie con il telefono Cordless nella fondina della vestaglia, come se fosse una pistola.

Friday, January 11, 2008

Medusa Cha Cha Cha/PP Capovilla is Our Elvis

Il Teatro degli orrori e gli Zu uniscono le forze in uno split che verrà stampato in vinile 10" in sole 666 copie numerate (dentro ogni disco ci sarà anche un CD con entrambi i pezzi per chi non ha il giradischi). La grafica (disegnata da Scarful) rende bene l'idea del contenuto: due meduse tentacolari che s'intrecciano in un mare dentato. Perché oltre a voler condividere il supporto fonografico, Zu e Teatro degli orrori hanno condiviso le musiche, l'intreccio è doppio. Pier Paolo Capovilla ha cantato e i musicisti dei gruppi hanno suonato in entrambi pezzi.
18 gennaio. su LaTempesta

Thursday, January 10, 2008

Gazelle

Anni fa c'era il crossover. Nessuno ha mai seriamente capito di che genere di musica si trattasse. Sappiamo che a fine '80 con crossover si definì l'incontro tra hardcore punk e certo metallo stradaiolo, poi più avanti il nome servì a mettere assieme le numerossissime declinazioni del concetto - rock o metallo mischiato a roba che non c'entra niente o poco come reggae, hip hop, funk, e nel caso dell'indimenticabile Roots dei Sepultura, anche la musica brasiliana. Si mischiava parecchio non c'è che dire, la parola magica mi pare fosse melting pot e anche nell'elettronica si flirtava con jazz, bossa e lounge, c'era la drum&bass, gli Asian Dub Foundation e persino lo skacore, croce e delizia Assieme al Ballo di San Vito di Capossela di ogni maledetta festa erasmus. L'immaginario che più è rimasto, è inutile girarci attorno, è quello di giovanotti con i rasta, la gazelle ai piedi e i vestiti oversize che eseguono riffoni heavy su una chitarra mentre dondolano ossessivamente come delle marionette. Ora i teenager sembrano preferire la riga in parte ai rasta, la legnosità anni 80 al calore dei bassoni, le tastiere che suonano come dei ghiaccioli giu per la schiena e le tipe non vanno più in escandescenza per i tatuaggi di Anthony Kiedis (1 a 0 per le tipe)-
Stuart Brooks, Joe Tomino e DP Holmes sono i Dub Trio, si guadagnano da vivere mischiando riffoni fatti apposta per i video di skate con delle progressioni dub dotate di bassoni in grado di alzare tutta la polvere che hai accumulato sui tappetini della Panda. Dal vivo sono una delle formazioni più sciolte e con mestiere viste negli ultimi mesi, il battersita è diventato una delle nuove fisse di Mike Patton e niente, hanno un disco nuovo pronto e un tour da headliner in arrivo.
Dub Trio - Bay Vs. Leonard

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Wednesday, January 09, 2008

Le stelle le strisce Be Bop a Lula le palle d'acciao e la ciabatta (On fire)

Volano sedie, nastri, penne stilo e cartellette qua ai bordi del ring, dove le rasoiate e le sciabolate dei candidati alle primarie Usa cominciano a farsi sentire in tutta la loro sciabordaggine internazionale
Swoosh! gulp! Bang! kapooow! E poi di corsa alla bat-caverna per meditare nuove strategie. Mazzate su mazzate / de mazzat' un sacco di stelle ma pure un sacco di strisce. Nel giro di un paio di giorni accade di tutto: Obama diventa la carne e il rosmarino del nuovo sogno americano. Hillary in poche ore passa da prima della classe a vecchia ciabatta altezzosa pronta al ritiro, poi basta qualche lacrima e la vittoria convincente nel New Hampshire per rimettere la palla al centro. A stampa e media non sembra vero di poter sbattere di nuovo in copertina il faccione fotogenico di Barack Obama, mentre McCain per i repubblicani dimostra che le palle d'acciao che si è fatto in Vietnam sono servite a qualcosa, Giuliani sonnecchia ma resta pericoloso. E gli Outsider? il sindaco Bloomberg per i repubblicani e Al Gore per i democratici? ancora ai box, ancora ai box che la corsa fino a novembre è lunghissima e ci vogliono una montagna ma davvero una montagna di dollaroni. Quindi presto per parlare. Di sicuro si cambia, di sicuro avremo uno sfidante donna o negro con nonna islamica. Grossi grossi buchi permangono, secondo quanto bisbigliano gli espertoni, sul fronte della politica estera che invece bisognerebbe metterci davvero mano.
Obama. Quanto ci piace. Lo avete mai sentito un suo discorso? Roba da anni '60. Tutto fa sembrare che scegliendo lui l'America possa riuscire ritrovare la propria innocenza perduta. Esattamente tutto il contrario di quello che mi aspetterei da questa battaglia. Piacerebbe a tutti tornare ai tempi di Be Bop a Lula. E invece forse è ora di diventare grandi.

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Thursday, January 03, 2008