Tuesday, October 31, 2006

Autunno Caldo

Monday, October 30, 2006

La Battaglia di Algeri

In cima alle classifiche delle rivelazioni 2006 io ci metto il podcast. Invenzione attribuita ad Adam Curry, uno dei primi Vj di MTv Europe poi cacciato. Il podcast è come un abbonamento, ogni volta che c'è una puntata nuova tu la ricevi direttamente sul tuo computer. Io sono abbonato a qualsiasi cosa, CNN, Economist, History Channel, Radio Deejay, Radio 24 RepubblicaRadio e anche Mamma Rai.
La Rai ha questa cosa di Radioscrigno, trasmissione lenta, condotta da gente di cui non riesco ad immaginare la faccia, ma me li vedo tutti come Armando Traverso. Ok è una palla.
Di buono c'è che loro possono attingere a piene mani dagli archivi teche-rai, il più grande patrimonio stroico del dopoguerra in Italia. Oggi mi è saltata fuori questo speciale su Gillo Pontecorvo, che se ne è andato un paio di settimane fa (87 anni e bella lì). Nell'intervista originale, fatta da Lello Bersani, un gigante del giornalismo cinematografico (lui se n'è è andato nel 2002), Pontecorvo parla della Battaglia di Algeri, poche settimane prima che il film uscisse nelle sale, nel 1966.
La Battaglia di Algeri è esattamente il film che il prof. cerca di farti vedere a scuola, e che gran parte della classe accoglie con quel ghigno-risatina tipico degli alunni intenti a deridere il prof invasato che invece che pensare alla warwisa pensa ai pipponi in bianco e nero di 3 ore.
Se per caso però la cosa riesce un minimo ad incuriosirti è fatta. Azione, spionaggio, amore, storia, violenza, rivoluzione, gayna collettiva tutto girato super asciutto, ma con un ritmo fuori dalla norma per quegli anni. Cinema-verità fatto con attori non professionisti ma senza essere documentario e con l'immancavbile colonna sonora di Morricone, nella sua versione più scura e dilatata.
La Nascita drammatica di una Nazione come dice nell'intervista Pontecorvo. Niente di più vero e tragicamente attuale.
E ora scusate, devo andare a farmi un Pernod con Anna Praderio.
Il Trailer.

Al Volo 2 (Speciale Fai Da Te)

Per motivi che ora non starò qui ad approfondire, oggi mi aggiravo per le corsie della catena OBI, la Mecca del bricolage.
Ragazzi c'è della roba assurda!
Mini-betoniere per farsi la malta in casa, un'intera serra tropicale di piante finte, trapani perforatutto ma soprattuto chilometri e chilometri di linoleum da mettere sul pavimento della cameretta. Bellissimo.
Sul rotolo vi è disegnata una città con strade incroci, aeroporti, ospedali, la caserma dei pompieri etc. L'ideale scenografia per ambientare delle avventure con pupazzi e macchinine Hot Wheels.
I miei discendenti ne avranno una. Garantito.

Sunday, October 29, 2006

Al Volo

Oh ma Luca Carboni? Crede di darcela a bere ancora con quella flemma da ex-tossico?

Thursday, October 26, 2006

BZzz..FzZw..BZz.Pronto Bolzano..FzZw..Ustigha..Zzd..Marta Russo..FzZ..Comune di Predappio Dica..BZz..Divani&Divani Buongiorno sono Ilaria poss..BZzz.



Biscardi è ossessionato dalla Moviola in Campo, Costanzo dai gerundi, Venditti dalle Superga. Io ho da un po' ho il debole dello spionaggio.
Cimici, stetoscopi, nastri a bobina, cache di google, Penne a stilo cum photocamera, mega-binocoli, persino il bicchiere poggiato alla parete. Sta cosa delle intercettazioni ogni volta mi mette un'euforia da bigodini, incredibile!
Il presidente del consiglio Prodi è stato intercettato 128 volte nell'arco di due anni. Pare da una schiera di finanzieri ed alti funzionari statali, non da un camionista-radio amatore che passava di la con l'Iveco e il Cb- Apache.
Lo scandalo sta a mio giudizio nel fatto che alla notizia delle intercettazioni (almeno fino alle 23 di giovedì 26) non sia ancora saltata fuori qualche bella macchia di sugo sulla camicia del professore, ma visto come parla strascicato non mi stupirei se non ci avessero cavato nulla.
Insomma. Sei in campagna elettorale, in lizza per la guida del paese e non metti in conto che qualcuno le provi tutte per metterti in bocca cose che non hai detto, in tasca soldi che non hai preso, in mano petardi che non hai mai lanciato?
Bill Clinton è stato mandato a casa tra i buuu e gli sputi per essersi concesso un pompelmo da una stagista. E Clinton (come sta dimostrando da un anno a questa parte) non è esattamente il fesso che il mondo credeva.
Te invece manco a dirlo ancora la che proclami la "sconcertatio"? O peggio ancora la "Indignatio" a 9 colonne?
Non ci resta dunque che passare al contrattacco. Sono già in contatto con un ragazzino Hacker mio amico che a fini precauzionali chiameremo con il nome in codice di BAB-9000 a cui chiederò di mettere su un software per lo spionaggio cheap. Una roba per cui ti scarichi il marchingegno e da quel momento in poi con dei bottoni giganti e luminosi potrai spiare chiunque, anche i VIP pensa un po'!
Spionaggio democratico zio, tutti contro tutti come ai tempi dell'antico testamento, dove l'unica regola era darsi addosso e bere il sangue di capretti sacrificati.
Così la prossima volta prima di fare una stronzata magari ci pensi due volte.

Tuesday, October 24, 2006

Bklyn Souvenir



Ok forse un po' di nostalgia comincia a farsi viva.
Questo qua sopra è il frigo di Steven, la foto mi pare di averla fatta il 4 o il 5 luglio e quella maniglia ricordo bene di averla aperta un sacco di volte durante il pomeriggio e fino alla mattina seguente.
Niente, pensavo che uno che attacca sul frigo una roba così, non può che diventare immediatamente mio amico.

Monday, October 23, 2006

Foto di Gruppo



I Pizzoccheri, le candidature per l'elezione dell'uomo dell'anno, il dibattito sulla coprofagia, gli Slayer dal vivo in quel modo li, I Noxagt dal vivo, Shaft e gli Sciatt, imparare a giocare a poker, la ciabatte da Emiro, la Souljazz records, i diversi modi di azzannare un Lion, le 25 babbate più due zaghe, il dibattto su mettiamola così sesso e potere, la testa nel culo, i nuovi pupazzi Lobotomia e Apatia, la tizia che va al concerto da sola e si fa la tangenziale in bici, Neal Cassady e Sal Paradiso, il tizio che alle quattro

Mi sa che non è proprio tutto chiaro eh?
Mettiamola così, questo week-end mi è servito a farmi scoprire che tutti i miei amici sono negri.

Sigla!
+ Bonus: Johhny Pate - Shaft in Africa

Thursday, October 19, 2006

Se sposti un po' la seggiola

Chi ha detto che i telefilm non abbiano niente da insegnare? Ci sono quei momenti, quando parte la musica e le immagini si fanno più didascaliche che valgono di piu di un'intero puntatone-rivelatore. Al momento mi viene in mente solo quando in Baywatch due bagnini a caso escono nei ristorantini di Venice Beach, ridono ognuno alle battute dell'altro e poi si ritrovano abbracciati a limonare sul bagnasciuga a pochi metri dalle torrette. Ok al momento mi riesce di ripescare solo questo esempio ma li sotto c'è sempre della musica pulsante ed il telefilm si accortoccia in una specie di intensissimo videoclip.
AH no cazzo, eccolo! -Quando in Grease i T-Birds in due minuti da un carretta anni '50 tirano fuori la "Greased Lightning". Evvai.
Io questo schema lo utilizzo spesso, per fare le pulizie, a colazione, mentre mi cambio, mentre sparecchio. per darmi un tono insomma.
Dal giorno del mio ritorno io e mia madre abbiamo questo patto. Per un'ora alla settimana io la introduco attraverso i buchi neri dell'informatica per prinicpianti mentre lei, al giovedi mi insegna a mettere meglio le mani sui fornelli. Il mio diciamo è un corso medio-avanzato-aspirante pettinato, che voglio diventare bravo e avere più voce in capitolo alle cenette.
Oggi mentre imparavo a preparare il prelibato et sofisticato sugo all'etrusca e mettevo in piedi uno strudel del tutto dignitoso, la signora Mox dirigeva le operazioni al ritmo di Stevie Wonder, Fela Kuti ed una raccolta dei Beach Boys di mio padre per niente scontata. A metà il cd ha cominciato a saltare e io per stargli dietro a momenti ci rimettevo lo strudel. Addirittura è spuntato non so come un sexissimo "Death in Vegas- The Contino Sessions", che ma madre ha preso con spirito, ancheggiando anche, probabilemente per farmi contento.
Ma è questo il punto. Eravamo fichi.
Eravamo noi i protagonisti della puntata, no doubt.
Tutto chiaro, tutto limpido come una visione rivelatrice: romanzare la propria vita è un accorgimento fondametale, amici.
Poco importa poi quale sia la vera realtà alla fine.
In fondo da un'altra prospettiva io stavo lì con mia madre a fare lo strudel ascoltando musica anni 60/70
Roba che fanno i tardoni con la tuta tirata su fino alle ascelle al pomeriggio, prima di andare a giocare a filipper all'oratorio.
E invece eravamo fichi, ci sentivamo fichi, con una certa naturalezza ed abitudine anche. Unico dettaglio avrei voluto le mie risate un po' più da sit-com afro-americana. Magari con quell'escalation da idiota che ha sempre Eddie Murphy.
Ma a pensarci bene forse doppiati saremmo sembrati esageratamente fichi.

Wednesday, October 18, 2006

99 Questions



Questa è una questione aperta. Continua a ripresentarsi in forme diverse, sotto nuove angolature, ma è un argomento delicato che continua a sfuggirmi, forse proprio perchè sta succedendo ora, sotto gli occhi di tutti.
Faccio presto-
Perchè pur avendo pressochè tutto lo scibile umano ad un click di distanza, milioni di video su youtube, ed il mondo tenuto assieme da Skype e messenger
Perchè la cosa non sembra scavare i crateri che avevo immaginato?
Di nuovo- Perchè ad una tale organizzazione certosina e precisa delle informazioni non corrisponde (per ora) una riorganizzazione rivoluzionaria delle nostre vite? E' forse ancora presto? E' solo un gigantesco pippone, uno dei 99 quesiti che un essere umano dovrebbe porsi nell'arco di una giornata per evitare di farsi babbare?
Quando i Romani seminarono di strade l'Impero, la vita di tutti i sudditi subì un balzo qualitativo notevole. Notizie, conoscenza, malattie ma anche medicine e soldi cominiciarono a girare da Costantinopoli a Roma etc.
Stessa roba quando hanno introdotto le prime ferrovie, il telegrafo e zum zum.
Perchè adesso che puoi avere i dischi prima che escano (ma poi ti sale la tristezza), i film prima del doppiaggio (ma poi ti sale la tristezza), puoi vedere come sono i tuoi idoli dal vivo perchè uno dall'altra parte dell'oceano li ha già ripresi, ora che se decidi di aprire il cervello puoi stabilire tu cosa vedere/fare/comprare.
Perchè la cosa non sembra cazzo folgorare la gente?
Perchè adesso che di informazione ce n'è molta di più tutti guardano ancora Striscia?
Te lo deve venire a dire uno che cantava "Lobotomia - Apatia"?
Non può essere non-può-essere che tutto si limiti solo a mandare in giro mail spiritose che non mi fanno ridere-che se proprio voglio ridere SO dove trovare le cose spiritose.
Forse non lo abbiamo scelto noi, ma questa roba qua della Rete è l'unico vero spazio rimasto con quel profumo di frontiera e avventura che tanto piaceva ai nostalgici di '68' '77' '92'
Ripeto la Provincia, almeno a livello di input informativi, è solo uno stato mentale.
Quindi io dico, basta con le mail di Lupo Alberto, basta con i test che parlano di sesso con risvolti ironico-piccanti, basta con le barzellette e con i file di Elio & Le Storie Tese. Se voglio, so dove andarmeli a prendere.Non mi fa ridere-La vedi la manina a conchetta tipo uno della Garbatella??
"Nun-me.fai-ride"
Se proprio non puoi farne a meno mandami link, che nel mondo reale sarebbe l'equivalente di uno che mi consiglia un buon ristorante.
Time-out per ora- ne riparliamo dopo il caffè.
Anzi facciamo dopo l'ammazza-caffè.

Tuesday, October 17, 2006

Last CBGB Show



Dunque sabato hanno suonato Blondie e i Dictators, domenica ha chiuso Patti Smith con Richard Lloyd dei Television alla chitarra e Flea dei Red Hot al basso. Tra il pubblico Talking Heads e pare addirittura Brian Eno
Qui sopra il CBGB ieri mattina, dopo l'ultima (?) serata.
Che si siano davvero già portati via tutto?

Arditi e Indomiti

La gente deve imparare a distinguere. Ridere non è tutto. Esiste il genio e l'inventiva, esistono gli arditi e gli indomiti, quelli che osano perchè solo così è divertente.
Fascisti su Marte, uno sketch di qualche minuto che in 4 anni ha prodotto 4 ore di girato esce la settimana prossima al cinema . Non so se mi spiego. E' come se Gianfranco D'Angelo avesse prodotto un film di 100 min sulle avventure del Tenerone e Hass-Fidanken, trovandosi poi sugli schermi al fianco di Scorsese, Oliver Stone etc.
Come ha ammesso lo stesso Guzzanti, la cosa deve essergli sfuggita di mano, trasformandosi via via in una vera e propria ossessione, che ha tenuto lui ed un manipolo di eroici in una cava della Magliana per mesi, week end dopo week end.
Vite segnate dunque dalla gloria che arrivarono con l'azione dove la lassitudine borghese non avrebbe spinto neanche la fantasia. Eroi, diciamo noi, e dileggiamo con lazzi e marziali risa chi offenda la memoria di queste fierissime schiere.
Essi donarono all'italia un nuovo impero e per esso e per essa perirono.
Fu vera gloria? La domanda pur retorica e da noi stessi posta egualmente ci indigna e ribolle il sangue nelle romanissime vene. Lo dica il postero, erede di un mondo fiacco e globale privo del suo Duce, dove l'industria italiana è solo merceria e la camicia nera è indosso ad ossute indossatrici.
Che tipo.

Thursday, October 12, 2006

Beware! (De Babbatio Scooterorum)



Salve, Ci scrive Lucia da Ponderano, Biella.
"Caro Johnny, innanzitutto volevo complimentarmi per l’iniziativa di “Beware!” che ho da subito trovato una cosa utile per chi magari si scopre vittima di qualche fregatura, banale quanto vuoi ma certe volte sono proprio i piccoli imbrogli quotidiani quelli più insidiosi. Ed è giusto che se certe cose accadono lo sappia più gente possibile.
Vado subito al sodo per raccontarti quello che mi è successo l’altro giorno. Ero appena tornata a casa da udienze di Tommaso, mio figlio, per cui ti lascio già immaginare lo stato d’animo. Nella buca delle lettere trovo una lettera con il logo della compagnia dove lavoro. Strano, mi dico e con un po’ di apprensione apro la busta. Il contenuto della lettera mi lascia totalmente esterrefatta. La direzione si lamenta con me del mio rendimento, dei miei continui ritardi, e del mio atteggiamento –così è scritto- di “totale ottusità nei confronti dei colleghi e delle nuove direttive aziendali”. La lettera si conclude con una serissima minaccia di licenziamento che per poco non mi ha fatto prendere un colpo. Fortuna vuole che in quel momento ero seduta. Immediatamente ho telefonato alla Tiziana, la mia collega, chiedendo spiegazioni. La Tiziana, sentendomi sconvolta mi ha poi passato il dottor. Spano, il capo del personale che ha immediatamente smentito su tutta la linea quello che era riportato nella lettera. Dopo circa 40 minuti di panico siamo riusciti a capire scomodando il direttore in persona che nessuna lettera era mai stata spedita dagli uffici della compagnia verso casa mia.

Adesso io volevo dire a quei cretini che hanno avuto la bella trovata di combinarmi questo casino che se uno è imbecille c’è ben poco da fare ma un conto è se vi becco io, ma mio marito non è uno che ci va proprio giù per il sottile, per cui come si dice – uomo avvisato, mezzo salvato. Che tanto so più o meno chi siete, che son sempre quei due tre che girano lì intorno coi motorini a fare i cretini tutto il giorno con quel du dum che è un continuo.
Ma io non lo so, non ce l’hanno una famiglia questi? Qualcuno che gli dia una indrizzata, che gli spieghi che ci sono cose più interessanti che importunare il prossimo? Ma che gusto ci trovate?
Valà valà Cretini! Andate a lavorare!
No perché poi uno sbotta!
Mi scuso con te johnny e con tutti i lettori per questo sfogo, ma la pazienza ha un limite e una volta va bene che son ragazzi, due volte passi ma alla terza volta la gente anche quella con l’aurieola come la sottoscritta si stufa, e io di dover perdere il tempo a stare dietro a questi cretini mi sono proprio proprio stufata.
Grazie ancora per la disponibilità e continua così, che vai forte.
Cordiali Saluti".
Lucia Rovati-Spallanzani


Cara Lucia,
sarò breve.
Credo che tu abbia frainteso l’intento di questa rubrica. “Beware!” si rivolge ad un pubblico di estimatori della babbatio. Gente con il palato fino. Gente che tiene incorniciata in salotto la maglietta con disegnata la cintura di sicurezza messa in commercio a Napoli nel ’91 per dribblare l’obbligo delle cinture-
Ho come l’impressione che la povera vittima che si è fatta babbare qua sei solo tu, mentre invito i ragazzi, i “cretini” come non hai esitato a definirli a mettersi immediatamente in contatto con “Beware!”
-Ragazzi so che avete fatto anche di peggio, posso quasi vedervi, intuisco una linea, un disegno dietro a quello che fate. Sentiamocela. In tutta serietà.
L’indirizzo è sempre Johnnymox@gmail.com, basta specificare nel titolo la rubrica di riferimento. In questo caso Beware!
Saluti.

Wednesday, October 11, 2006

The Baseball Furies aka il pasticciaccio della 72esima



Ciò che è avvenuto poche ora fa sulla 72esima a New York è l'ennesima riconferma di quello che le persone dotate di buon senso e di un minimo di spirito di osservazione vanno sostenendo da anni.
La Sicurezza è il vero Moloch delle democrazie postdevodirlo 11 settembre. Hey! Hallo?! Non ci sono mai state, non ci sono e mai ci saranno sufficienti garanzie di sicurezza in un posto dove un giocatore di baseball ha -come è giusto che sia -la libertà di prendere il suo bel brevetto di volo e di schiantarsi contro un palazzone dell'upper east side. Non mi risulta che Cory Lidle si sia di recente convertito all'Islam o che avesse particolari problemi con l'amministrazione americana, ma anche fosse nulla gli ha impedito di scatenare il panico e la black gayna a Manhattan (figurati, era pure l'11 ottobre).
La realtà è che è impossibile prevenire ogni possibile rischio, garantire, salvaguardare, proteggere la pelle di tutti, ma questa è una roba che si sa dai tempi di Caligola. O forse pensavi che ad un certo punto sarebbe arrivato un tizio col mantello a salvare il culo a tutti? Toc Toc!
In nome della sicurezza hanno fatto passare quel pasticcio messo su con lo scotch e le puntine del Patriot Act, che come dicono nel nord est è nè più e nè meno come un pigna in culo, entra che è un piacere ma provaci tu poi a toglierla. Nel nome della sicurezza in tutto l'occidente hanno strappato migliaia di dollari ai bilanci, nel nome della sicurezza si fanno i dollaroni ovunque, cifre grosse, cifre con troppi, troppi zeri.
Che dire, la paura certo muove un sacco di denaro, ma come difendersi dalla paura di quelli che scelgono di farsi governare dalla paura?
Scusa volevo dire che il fratello di Marzullo è morto di eroina.

Monday, October 09, 2006

My g-g-generation

Siamo circa in otto, sparsi tra i filari, o aggrappati alle scale di legno e tra le foglie ogni tanto mi sembra di vedere Laura Palmer che con le dita blu mi indica i pomi rossi da cogliere. Fa freddo, un freddo fottuto e forse venire in Vespa non è stata questa grande idea, ma ok. La campagna la mattina presto, non emette suoni e i denti umidi delle foglie sono lame rotanti ghiacciate giù per la schiena.
Io non ho per niente una bella cera e sulla scala mi muovo come un playmobil, ma poi esce il sole e finalmente prendo un ritmo più sambarolo. Alè: su e giù dai la cera togli la cera mano destra mano sinistra occhio a non ammaccare il pomo occhio al picciolo che se lo perdi la mela si fotte. Per darmi forza mi dico son tutte bombe a mano con la sicura delicatissima se non sto attento qua saltiamo tutti!.
Sotto le donne chiacchierano ad alto volume e ogni tanto qualcuno canta canzoni di quelle del circuito del liscio, con trasporto anche.
I vecchi raccontano barzellette che hanno come protagonisti altri vecchi ed il tema dominante è l'appetito sessuale, il tutto condito con comparsate del personaggio new entry della badante.
Si parla di tutto, Islam, divorzio, svendite, reality, caro-vita, si parla di cibo di magnate e di bevute, delle mogli che sono le vere detentrici del potere decisionale in famiglia, si parla di gite degli anziani, di tutte le varianti della mela Golden e Morgen, di sanità e ticket. Non mancano le allusioni al sesso, anche se dalla scala non capisco se siano riferite alle gite o ai reality. Tirano in ballo nomi, aneddoti, conoscenti, parenti che hanno nomi magnifici come Otello, Tullio, Ilda, Ferruccio.
Poi però alla fine succede. Ci si arriva sempre allo stesso modo. Si comincia a parlare dei tempi andati, degli anni d'oro e poi si finisce col tirare in ballo i giovani di oggi, aka il super torrone del confronto generazionale, un treno merci lanciato dritto dritto in mezzo ai maroni. Non se ne esce, ogni volta è il solito muro di gomma. Voi siete quelli che hanno tutto e che non apprezzano niente, noi quelli che abbiamo fatto la fame e tirato su questo paese. Avrei potuto argomentare, tirare in ballo le difficoltà lagate al mondo del lavoro, il fatto che devi essere iper qualificato iper referenziato, gli stage, la fuffa, lavorare gratis, l'anacronismo del sistema pensionistico e ancora gli anni marroni ed il vittimismo strisciante ma per chi? Per difendere cosa? I giovani? Ed in nome di Chi?
Quelli che stanno tra i 50 e i 70 non accetteranno mai di sentirsi dire che i veri viziati, quelli cresciuti nella possibilità infinita di sviluppo e ricchezza, quelli che hanno ridotto il posto in cui viviamo sulla soglia del tracollo sono proprio loro.
Così ho raccontato una barzelletta sporchissima a base di droga e pompini che è certamente servita a confermare il gap generazionale, ma che dentro di me ha rinforzato la voglia di andare via dritto e spavaldo, senza piangersi addosso, che di lavoro da fare ce n'è ancora davvero tanto e non sarà certo un pensionato spaccamaroni che non ha mai cambiato lavoro tutta la vita a fermarci.

Thursday, October 05, 2006

Le Pulizie d'Autunno



Well, lo sbarco è avvenuto, tutto si è svolto secondo un copione scritto da uno di quei registi che fanno i film generazionali sui ventenni, ma la notte a Madrid ha regalato spettacolo, eccome se ne ha regalato. Adesso mi occorre qualche giorno per ponderare il tiro ricalibrare la mira etc anche se a occhio tutto il buono e tutta la cacca non si sono mai mossi da dove li avevo lasciati.
Dunque diciamo mi voglio prendere qualche giorno per fare un po' di pulizia e stare lontano dal computer.
Torniamo a breve no doubt, ci puoi puntare la mille lire, con nuove rubriche e forse finalmente una nuova grafica, o almeno una bella rassettata.
Qualcosa mi dice invece che una nuova puntata di Sellerio & Panluca (la vera alternativa al bipolarismo) è pronta a sbucare fuori, per cui all'occhio gente.
Io, fossi in voi, mi guarderei bene le spalle i pupazzi, si sa, al contrario degli umani, sono gente alquanto cazzuta.