Monday, February 27, 2006

Dannati Liars



All'inizio non capisco, mi stufo, mi viene il rigetto e tendo a destestarli, ma poi scatta sempre qualcosa che mi fa tornare sul disco, una roba un po' morbosa e un po' seducente. Questa volta l'hanno fatta grossa, Drum's Not Dead mi sta ossessionando.
All'inizio sembra solo una successione di suoni fantastici, sapientemente sporcati, poi con gli ascolti capisci il disegno, la geometria penzolante che sottende tutti i pezzi.
L'effetto è quello di un libro contorto, intricato e scritto nell'800, con un linguaggio un po' troppo arcaico. All'inizio fatichi a leggere fluentemente e ad immedesimarti, ma poi rompi indugi e barriere e ci sei dentro.
Per me sono questi i libri più belli.

(Comunque dal vivo sono una palla di zolfo appesa ai coglioni. MAI PIU' un concerto dei Liars nella mia vita)

Wednesday, February 15, 2006

Rockin' Trippa)))



Eccomi tutto sudato e trippone, durante il concerto (Che ricordo è stato pagato con 100 Birre cento) tenutosi sabato scorso in occasione del mio compleanno.

Mi sono divertito come un ragazzino.
Ganz-gut-wow-fighata-wunderbar!
Ma qualcuno cazzo mi poteva avvisare di quanto sono diventato Kaiser Trippa??

(ah La macchia nera in primo piano è il famoso Toro Meccanico che se ne va sconfitto, con la coda tra le gambe ed il sedere spanato)

altre foto stanno qui
(grazie Max!)

Tuesday, February 14, 2006



E' ufficiale, sono sotto dallo screamo italiano.
Dopo l'entusiasmo per gli Afraid! oggi tocca agli A Flower Kollapsed, da Treviso, che con i veronesi hanno in comune uno split che a questo punto devo avere.
Dovrebbe uscire per la spagnola Error records ma sarebbe un crimine non pubblicarlo anche in Italia.
Poi con un pezzo come Crocodiles..

Monday, February 13, 2006

Big Up



Quante storie. Odio quelli che si lamentano per la mancanza di spazi e strutture per la musica nel nostro paese. In Italia abbiamo un rumorosissimo underground, di certo non il più originale del mondo (forse bisognerebbe lavorare più su questo aspetto; poche band possono realmente reggere il confonto all'estero)
Quindi come nel wrestling il pollicione in alto per
With Love, Laghetto, Taras Bul'ba, GI-Joe, The Infarto Scheisse, Inferno, Aghata, OvO, Allun, But God Created Woman, The Secret,Death of Anna Karina, gli inarrestabili Zu, e questi Afraid, ovvero gente di Hell Demonio che suona 100 volte meglio sotto il monicker di Afraid!
Qui si possono ascoltare vere e proprie cicche di comediavolosichiama screamo o emo-violence
in pratica il filone inaugurato dai Refused e riempito di colori sgargianti dai Blood Brothers.
Già un gruppo che ha come hit pezzi che si intitolano
Varenne Varenne e
Kissing Joey Tempest
merita il pollicione
Big Up.

Wednesday, February 08, 2006

Ritmo, Ritmo Ragassi!




Non c'è modo di resistere a questo pezzo dei Bugz in the attic.

Sambadelic fresh-groove che di più fresh c'è solo lo sciame di ragazzini che oggi, uscendo in cortile a giocare per la ricreazione, mi ha letteralmente travolto.
Che tipi!
Voglio spostarmi anch'io da un posto all'altro sempre di corsa come questi qui!
E voglio delle cuffie gigantesche con questa roba in rotazione.

senti qua!

Wednesday, February 01, 2006

Santo Subito.


Va bene ok è un tossico, un drogato, uno con poche probabilità di redenzione, un solitario, una persona intrattabile e di poche parole, uno scorbutico, un gigante pallido con le manone da Zampano ricoperte di stelle ma Mark Lanegan è uno dei pochi CANTANTI che riesce ad eprimersi e a farmi apprezzare le sfumature del presente in cui vivo. La pappa in fondo è grossomodo la stessa: Il blues e il folk, qualche scoria grunge, il crepuscolo, il dolore, la conoscenza (che poi sono la stessa cosa no?) ma la sensazione è che certe canzoni siano state scritte per me, proprio per me, per l'orrore e lo splendore che ogni giorno entra ed esce dalla finestra di casa mia. Oggi primo giorno di febbraio 2-00-6 il mondo gira (per una volta molto lentamente) attorno alla sua voce profonda e catarrosa. Niente revival niente fashion, niente qualcosawave niente pose, niente foto, niente interviste niente sorrisi inopportuni solo Mark fermo immobile sul palco, con la sua voce brutale e invecchiata come il whiskey, aggrappata a qualche arpeggio di chitarra sfilacciato. Amici, Mark Lanegan per conto mio è una leggenda e non vedo l’ora di sentirlo assieme a quella scoppiata di Isobel Campbell.